"Cry, My Heart, Cry!": The Fortunoff Video Archive Songs from Testimonies Project
Le sofferenze degli ebrei sotto il regime nazista si riflettevano nella loro musica e nella loro vita musicale. La musica ha offerto alle donne e agli uomini internati nei ghetti e nei campi un modo per esprimere la loro umanità in condizioni disumane, per fuggire, ribellarsi e chiedere la libertà. L'atto di cantare è un atto umano di performance artistica che crea un altro mondo per il cantante e per il pubblico. Le canzoni selezionate nell'ambito del progetto Songs from Testimonies dell'Archivio Video Fortunoff sono state ricordate dai sopravvissuti che raccontano le loro storie e cantano - parole e musica - probabilmente per la prima volta dopo la loro liberazione. Queste canzoni descrivono e testimoniano luoghi, ghetti, campi, deportazioni, lavoro in condizioni di schiavitù e altre dure circostanze con cui i sopravvissuti hanno dovuto combattere. Quando queste canzoni vengono cantate - sia ora che allora - creano momenti di sollievo e conforto per i cantanti e per i loro ascoltatori. Allo stesso modo, queste canzoni presentano una serie di approfondimenti sulle esperienze dei sopravvissuti sia durante la Seconda Guerra Mondiale che nel periodo precedente la guerra. Le composizioni, molto diverse tra loro, formano una linea del tempo che aiuta a ricreare un'immagine multidimensionale della vita delle persone e delle molteplici identità che portavano con sé - come ebrei per fede e radici, e come cittadini europei - polacchi, tedeschi, russi - per cultura. Queste identità si sono formate durante il vivace e dinamico periodo tra le due guerre, che è rappresentato da diverse canzoni della raccolta.
Sviluppo e storia dell'Archivio video Fortunoff
L'Archivio Video Fortunoff affonda le sue radici nel 1979, quando fu fondata a New Haven l'organizzazione che l'ha preceduta, nota come Holocaust Survivors Film Project (HSFP). È stato il primo sforzo sostenuto nel suo genere per catturare le testimonianze dell'Olocausto in video. Una svolta importante che oggi può sembrare pittoresca, ma nel 1979 l'uso del video era davvero innovativo.