La Radio Di Musica Classica Britannica In Tempo Di Guerra
La musica classica costituì un importante fattore significativo per la radiotrasmissione durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggi risulta difficile immaginare il ruolo centrale della musica classica in tempi di crisi nazionale. Tuttavia, esso costituí senza dubbio la colonna sonora della Seconda Guerra Mondiale: Hitler ordinò che l’ouverture di Wagner Die Meistersinger facesse da introduzione a ogni manifestazione di Norimberga; Stalin si occupò della diffusione della settima sinfonia di Shostakovich al fronte di assedio di Leningrado trasferendo le orchestre nella città assediata; Oliver Messiaen compose il brano fondamentale del modernismo Quartet for the End of Time mentre era internato come prigioniero di guerra nella Stalag Villa. E Laurence Olivier commissionò a Walton il brano Agincourt per la colonna sonora del film ispirato al testo shakespeariano Enrico V.
Le trasmissioni radio BBC di musica classica – e molti altri programmi - dovevano confrontarsi con numerose sfide e questioni, con buone e cattive soluzioni da adottare in merito e quindi con risultati discreti o che non lo erano affatto. Questo tipo di musica stimolò il dibattito sulla musica di ‘compositori nemici’, sul ruolo della ‘nuova’ musica, sul significato dei rifugiati émigré nella vita musicale in Inghilterra e sull’impatto della denazificazione delle trasmissioni radiofoniche britanniche dopo la guerra.
La BBC radio, negli anni ’30 in sostanziale competizione con stazioni commerciali proiettate dai Paesi vicini – Radio Luxembourg, Radio Normandy e molte altre – riconquistò il monopolio delle trasmissioni quando il commando Panzer si spostò in Belgio e nella Francia orientale. Nel bene e nel male, la BBC costituiva era la portavoce dell’Inghilterra e in Inghilterra per tutta la Seconda Guerra Mondiale. Il sistema del Servizio Nazionale prima del 1940, costituito da una serie di Servizi Nazionali su frequenze separate e dal Servizio BBC D’Oltremare fu trasformato in Servizio Nazionale meglio conosciuto col nome di Servizio delle Forze Armate o Servizio Generale delle Forze Armate. In entrambi i casi– la musica classica – o ‘musica seria’ come veniva chiamata dalla BBC- ebbe un ruolo centrale.
L’importanza della musica classica nella radio britannica fu accresciuta dal fatto che questa musica era diffusa in una società in guerra, simbolizzata dai concerti che Myra Hess teneva durante il pranzo alla National Gallery di Londra. Il governo di allora creò nel 1940 il ‘Concilio per il Sostegno della Musica e delle Arti’ (CEMA) al fine di promuovere l’attività musicale al fronte, mentre la ‘Società Intrattenimenti di Servizio’ Nazionale’ (ENSA) non includeva solo attori comici e varietà, ma anche una serie di concerti e musica live per le truppe a casa o in servizio. Molte persone parlarono di ‘rinascimento culturale’ durante gli ultimi anni di guerra che portarono alla pace. Nacquero il Concilio delle Arti, organismo successivo al CEMA, e nelle trasmissioni venne introdotto il Third Programme nel settembre 1946.
Durante la guerra, suscitando lo sgomento di molti puristi, la BBC mandò in onda molte registrazioni di grammofoni, più di quelle permesse prima della guerra. Nonostante questo, la risorsa principale dei programmi era costituita dall’orchestra BBC che si riuniva quando le pressioni belliche lo rendevano possibile. L’Orchestra Sinfonica della BBC fu sgomberata e trasferita a Bristol sulla base di una maggiore sicurezza rispetto alla città Londra. I bombardamenti del molo di Bristol dal giugno 1940 in poi lo confermarono. Kenyon ha scritto di come ‘man mano che i raids aumentavano, diventò gradualmente più difficile giustificare gli spostamenti notturni. I concerti venivano registrati nel pomeriggio e trasmessi dagli ingegneri la notte’. In seguito, la sede fu trasferita a Bedford, dove l’orchestra (ma non l’amministrazione) rimase stabile dal giugno 1941 fino alla fine della guerra.
A dispetto di tutti i subbugli, nel 1942 una domenica tipo al Servizio Nazionale includeva tre concerti orchestrati live, due recital di musica da camera e una ‘registrazione di grammofono’ e in più un intervento del critico BBC Ralph Hill ‘sull’essenza di Brahms’. Il resto della settimana presentava uno schema simile, questo genere di produzione continuò quasi fino alla fine della guerra, quando sia la forza lavoro che le risorse si interessarono maggiormente a registrazioni commerciali. Dal 1940 fino alla fine del 1943 la musica classica rappresentava circa il 15 % della produzione del Servizio Nazionale e quasi il 4 % del Programma delle Forze Armate, aumentando poi al 10 % nell’ultimo anno di guerra ( quando la percentuale delle Forze Armate sorprendentemente aumentò). Il pubblico di musica classica raggiunse dei livelli mai visti in tempo di pace. In un casuale venerdì nel maggio 1945, una performance durante l’ora di pranzo della quinta sinfonia di Beethoven fu ascoltata da 1 milione e un quarto di persone, mentre un concerto seral di Gilbert e Sullivan raggiunse la considerevole cifra di 3 milioni e mezzo.
Le orchestre della BBC e altri artisti si esibivano in concerti nelle città della nazione. Malcolm Sargent, con l’incarico di direttore d’orchestra dell’Henry Wood Promenade Concerts nel 1947, accrebbe la sua fama in parte grazie a queste manifestazioni. Garnham spiegò che ‘ il suo tour a sorpresa con il LPO portando la musica orchestrata nelle sale e nei teatri di varietà delle maggiori province, poi pesantemente colpito durante i bombardamenti, fu un contributo popolare straordinario allo sforzo bellico’.
I balli di fine anno ricevettero un colpo devastante quando la sede, la Queen Hall a Langham Place, fu distrutta dalle bombe incendiarie della notte tra il 10 e l’11 maggio 1941. La fotografia di Henry Wood in piedi in mezzo alle macerie dell’edificio divenne, secondo Doctor ‘ un potente simbolo di sconfitta e sopravvivenza nell’Inghilterra sotto attacco’. I balli furono trasferiti alla Royal Albert Hall. Una volta che la BBC ricominciò a trasmettere i balli nel 1942, questi concerti – assieme ai recital di Myra Hess – ebbero una certa continuità a Londra in un tempo di cambiamento e terrore. Vennero sospesi momentaneamete nel giugno 1944 dopo un colpo mancato della bomba V1 e ripresi in tempo per l’ultima performance di Henry Wood morente ‘con un’energica e memorabile messa in onda della settima sinfonia di Beethoven’ il 28 luglio.
La musica di Beethoven era diffusa dappertutto e fungeva da melodia caratteristica della resistenza bellica, sulle note d’incipit della quinta sinfonia. E nonostante il dibattito sulla ‘musica nemica’ . Il fatto suscita un disaccordo accademico, ma è indubbio che la BBC fosse riluttante a trasmettere le opere di artisti tedeschi, italiani o finlandesi viventi, poiché i loro pagamenti a cui avevano diritto erano indirizzati a nazioni ostili (o potevano almeno essere collezionati alla fine della guerra). Alcuni accademici hanno sostenuto che la BBC optasse per un processo sciovinista di esclusione maggiore, specialmente a riguardo dei musicisti tedeschi, sebbene la presenza dominante di Beethoven e di Bach metta in crisi una politica di esclusione ‘razziale’ simile. I compositori per una settimana tipo nel 1942 erano quasi all’unanimità maestri del classico Novecento, con la Marcia dal Tannhauser di Wagner nel Programma delle Forze Armate come sinfonia militare tedesca.
La ‘nuova’ musica ebbe un impatto consistente (rappresentò e continua a rappresentare solo una piccola proporzione delle trasmissioni radio, nonostante l’ interesse sproporzionato che le viene riservato da parte degli accademici di musica e di media). Arthur Bliss, sostituto del precedente Direttore di Musica della BBC Adrian Boult, sostenne che ‘ in tempo di guerra, la BBC dovette fornire un supporto speciale e l’incoraggiamento ai compositori dell’Impero Britannico’. Quindi, ‘il periodo dal 42 in poi fu quello dove la musica trasmessa alla radio proveniva quasi esclusivamente dai paesi alleati o simpatizzanti la causa britannica in guerra’. Durante la settimana tipo, nessuna musica non-britannica fu messa in onda.
Da un punto di vista moderno, potremmo pensare che l’opera di Wagner fosse al centro di ogni tipo di esclusione simile, conoscendo il suo ruolo, come Rose osserva, ‘ di testo germinale del moderno antisemitismo tedesco’ e tenendo presente l’affezione dei comandanti tedeschi per la sua musica. Durante l’evento, molte delle sue musiche erano però trasmesse. Il primo della serie dei concerti dell’Orchestra BBC ‘nella seconda parte messa in onda, era dedicato in maggioranza ad estratti delle opere di Wagner’. In risposta ad una lettera di lamentela, il critico musicale del Bristol’s Evening Post diede la motivazione, peraltro condivisa dalla maggioranza e dalla stessa BBC che ‘ con un munifico applauso, il pubblico vanificò il mito che la musica di Wagner non dovesse o potesse essere apprezzata dai civili in conflitto con la Germania’.
Più difficoltà mostrò invece l’opera di Richard Strauss, in conseguenza alla sua accettazione di incarichi musicali all’interno del Terzo Reich; anche la trasmissione di Finlandia di Sibelius fu problematica, per il suo tono nazionalista in conflitto con una nazione ‘alleata’ dell’Inghilterra, l’Unione Sovietica. Anche Max Bruch, bandito dai Nazisti per la presunta discendenza ebraica, fu incluso dalla BBC nella lista di ‘ performaces della Corporazione di opere che significherebbero minor disponibilità per “ i compositori britannici e alleati”. Una distinzione dubbiosa condivisa anche da Verdi, Puccini e altri.
Quello che in realtà veniva trasmesso esonerava la BBC da ogni assunto che essa escludesse le opere musicali di valore in base a un criterio sciovinista. Tuttavia, il governo britannico è molto meno difendibile in merito all’internamento dei cosidetti ‘alieni nemici’, molti dei quali erano rifugiati delle nazioni in conflitto con l’Inghilterra. Tra di loro c’era in primis Hans Keller, un ebreo viennese divenuto poi una personaggio dominante nella radio britannica musicale dopo la guerra, conosciuto più semplicemente per essere uno delle dozzine di musicisti detenuti nei campi di concentramento dell’Isola di Man e altrove. I superiori della BBC – principalmente Adrian Boult e Arthur Bliss – ai attivarono per il loro rilascio, spesso ma non sempre portandolo a compimento. Keller stesso fu rilasciato il 23 marzo 1941.
Il ruolo della BBC rappresenta un’importante sfida al governo rispetto al diffuso e conosciuto antisemitismo all’interno della BBC dell’epoca. Lo storiografo della Corporazione, Jean Seaton, ha scritto che ‘la BBC diffondeva, sia prima che durante la guerra, punti di vista e decisioni palesemente antisemite’, sebbene ci fossero delle eccezioni come testimoniano gli sforzi di Boult e Bliss. Prima che la realtà dei campi di concentramento fosse svelata – o almeno compresa – c’era un forte desiderio di rimanere fuori da quelle che erano considerate come ‘questioni nazionali’ della Germania; accadeva persino che si evitasse di fare qualsiasi riferimento agli Ebrei per paura di aggravarne la situazione.
Nella stessa Germania postbellica, la musica classica divenne uno strumento di ricostruzione e de-nazificazione, una replica ironica all’uso che il regime nazista fece del canone musicale austriaco/tedesco. Sotto l’influenza dei musicologi americani, la scuola estiva annuale Ferienkurse di Darmstadt divenne dal 1946 un evento centrale per la musica moderna, includendo compositori del calibro di Schoenberg, Berg e Webern e i successori Milhaud, Varese e Honneger. Questo approccio dorminò il panorama musicale scolastico – sebbene non integralmente tramite la radio – per gran parte del secolo.
È ragionevole concludere che, nella trasmissione radiofonica della musica classica in tempo di guerra, la BBC abbia combattuto contro questioni secondarie tentando di mascherare quelle principali. Dal lato pratico, la BBC trasmetteva Beethoven e Mozart, qualche pezzo di Wagner, molti brani di Eògar e Vaughan Williams e persino Strauss verso la fine – una ricetta radiofonica di importanza notevole oltre che preziosa a sostegno e a supporto dei prigionieri a casa e al fronte. Di conseguenza, la musica classica mantenne l’Inghilterra fermamente ancorata al centro dell’Illumismo Europeo, sebbene questo stesse raggiungendo l’apoteosi più orripilante.
Di Tony Stoller
Fonti
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Doctor, J. R., Wright, D. C. H., and Kenyon, N., 2007. The Proms : A new history. London: Thames & Hudson.
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Seaton, J., 1987. The BBC and the Holocaust. European Journal of Communication, 2 (1), 53-80.